martedì 17 dicembre 2013

Non valgo niente

Non mi ritengo un intellettuale, quindi non valgo niente.

Non ho letto i classici e quelli che ho letto li ho trovati a volte pesanti: preferisco i romanzi d’azione, avventura e horror. Anche qualche film. Quindi non valgo niente.

Pretendo di diventare uno scrittore senza aver mai frequentato un corso di scrittura e senza avere la volontà di farlo in futuro. Quindi non valgo niente.

Adoro giocare ai videogiochi e vedo in alcuni di essi una forma d’arte. Quindi non valgo niente.

I miei cantanti preferiti sono John Denver e Katy Perry. Quindi non valgo niente.

Mi sono laureato col massimo dei voti in biologia molecolare, ma ho scelto di cercare un lavoro qualunque. Quindi non valgo niente.

Non ho l’ambizione di fare carriera, ma solo di mantenere un buon posto di lavoro e di poterlo sempre svolgere al meglio. Quindi non valgo niente.

Non ho amicizie influenti e, se anche le avessi, non le sfrutterei per i miei scopi, perché non mi piacciono i raccomandati e non voglio diventare uno di loro, per coerenza. Quindi non valgo niente.

Non ho mai votato centro-sinistra, quindi non valgo niente.

A vent’anni, anziché darmi alla pazza gioia da post-adolescenza, mi sono sposato e ho fatto figli. Quindi non valgo niente.

Ho smesso di credere nella Chiesa e nutro più di qualche dubbio anche sull’esistenza di Dio. Quindi non valgo niente.

Ma sapete una cosa? Mi sento libero.

E felice.

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